Come svezzare un gattino appena nato

Spesso capita, purtroppo, di dover aiutare dei gattini rimasti orfani proprio quando avevano ancora un assoluto bisogno della mamma. I gattini appena nati sono assolutamente inermi e dipendono in tutto e per tutto da mamma gatta : non solo per mangiare, ma anche per la pulizia, per la termoregolazione, per riuscire a fare i propri bisogni, praticamente per tutto! E’ per questo che occuparsi di gattini così piccoli richiede un certo impegno e la conoscenza di alcune semplici nozioni base che consentono il più delle volte di salvare gli sfortunati micetti. L’intervento del veterinario deve essere immediato se il gattino mangia pochissimo o non mangia e continua a miagolare. Riuscire a far crescere un gattino senza mamma è un grande impegno, che richiede cure amorevoli, pazienza e costanza. Non è facile perché l’allattamento della mamma nei primissimi giorni dopo il parto fornisce ai cuccioli, tramite il latte, tutti gli anticorpi di cui i piccoli hanno  bisogno per i primi quaranta giorni di vita. Senza mamma questo apporto fondamentale non viene fornito, se non con l’aiuto di una gatta “balia”  disponibile ad accettare il piccolo nella sua cucciolata. Ecco perché  a volte il gattino non riesce a sopravvivere.
In ogni caso è bene mettercela tutta senza perdersi d’animo e, se tutto va per il meglio, la gratificazione finale sarà immensa. E’ importante assicurarsi che non sia in ipotermia: deve essere tiepido, al tatto, poco più caldo di noi. Per permettere una corretta termoregolazione mantenere una temperatura costante, posizionare e sostituite spesso una fonte di calore contro una parete della scatola in cui avete alloggiato il gattino (borsa d’acqua calda o bottiglia di plastica riempite di acqua non bollente max 38°) e il gattino istintivamente si avvicinerà. Il piccolo va allattato con un biberon per gattini ogni una /due ore, giorno e notte, utilizzando il  latte artificiale specifico per lo  svezzamento dei gattini che si acquista  nei negozi per animali o in farmacia. Gli altri tipi di latte non sono adatti in quanto sono troppo poveri di proteine, grassi e minerali ed inoltre possono creare gravi problemi intestinali, talvolta molto seri per un cucciolo così fragile. Il  latte  artificiale  si acquista  in polvere e va diluito con acqua tiepida seguendo le istruzioni indicate sul barattolo. Per quanto impegnative queste attività, se seguite con attenzione, possono essere svolte con una certa facilità. L’impegno più arduo è quello di sostituirsi alla mamma anche per l’espletamento delle funzioni organiche ( feci, urine). Infatti, la mamma mentre allatta, lecca il piccolo per pulirlo e per stimolare la sua funzione intestinale. Occorre prendere un piccolo batuffolo di cotone  inumidito con acqua tiepida e massaggiare delicatamente la parte bassa dell’addome  e sotto alla coda per aiutare il piccolo a fare i suoi bisogni, ogni volta che gli diamo da mangiare. A venticinque giorni potremo iniziare a diluire nel  latte un po di cibo umido per gattini . A trenta/trentacinque giorni potremo abitutarlo a mangiare lo stesso cibo umido direttamente dalla ciotola. A quaranta giorni potremo somministrare tranquillamente anche croccantini kitten specifici per gattini.