La leishmaniosi è una malattia infettiva e contagiosa causata dal un protozoo (genere Leishmania) , trasmesso dalla puntura di piccoli insetti (ditteri), i flebotomi, che in Italia sono generalmente più attivi da maggio a ottobre. E' ampiamente distribuita in tutto il bacino del Mediterraneo, comprese le isole.
Si tratta di una malattia cronica , che interessa tutto l’organismo, con un periodo di incubazione che va da mesi ad anni. Non tutti i cani infetti si ammalano, la malattia può decorrere con sintomatologia grave o in forma asintomatica.
Il flebotomo, dopo l'ingestione del pasto di sangue, trasporta e modifica il parassita contagiando i cani attraverso la sua puntura, diffondendo così l'infezione.
La leishmaniosi colpisce il sistema immunitario. La malattia può manifestarsi in maniera asintomatica, finché le difese immunitarie del cane si abbassano fino a mostrare dei segni clinici di tipo cutaneo o generalizzato.
La diagnosi viene effettuata durante la visita clinica, avvalendosi di indagini collaterali come esami ematochimici e test specifici che individuano la malattia e lo stadio da essa raggiunto.
La terapia è volta al contenimento dei sintomi, non si ha mai una guarigione completa in quanto non debella la leishmania in circolo. E' possibile attuare piani terapeutici specifici, modulati secondo i sintomi manifestati dal cane, seguiti da controlli periodici che ne valutano lo stato di salute generale e la risposta alla terapia.
La malattia, se non trattata, può comportare danni progressivi di vario genere e, nei casi più gravi, può condurre alla morte.
Eseguire periodicamente un test su sangue è il modo migliore per formulare una diagnosi precoce.
Prevenzione e profilassi
La leishmaniosi è una malattia cronica, non completamente curabile e a volte letale. Una diagnosi precoce e controlli regolari consentono di tenere la malattia sotto controllo garantendo al cane una buona qualità di vita. E' possibile attuare altre forme di prevenzione, tra cui l’utilizzo di prodotti antiparassitari topici prescritti dal veterinario e prodotti coadiuvanti come repellenti a base di olio di neem o citronella. Inoltre è consigliabile, soprattutto nelle zone endemiche, tenere gli animali in casa di notte, evitare di far uscire i cani in passeggiata proprio al tramonto, momento di massima attività del flebotomo e mettere le zanzariere alla finestre.