La tartaruga acquatica

La maggior parte delle giovani tartarughe d'acqua dolce (genere Chrysemys, Graptemys, Trachemys, Pseudemys) in natura vivono in fiumi, laghi e stagni con ampi spazi a disposizione ed una grande varietà di cibo con cui alimentarsi (prede vive, morte, vegetali…). Con l’esposizione al sole sfruttano l’azione positiva del calore sulla termoregolazione , e attivano il metabolismo del calcio fondamentale per salute della tartaruga.

La tartaruga, una volta diventata adulta, raggiungerà dimensioni che bisogna tener bene in conto, specie se femmina. A tal proposito si rivelano del tutto inadatte le vaschette con la palma di plastica e 2 cm d'acqua che si vendono abitualmente nei negozi. Le tartarughe hanno bisogno di una vasca adeguata in cui possano nuotare, di una zona asciutta dove muoversi, di esporsi al sole ma anche della possibilità di ripararsi all'ombra, di una giusta alimentazione, di rispetto e attenzione.

L'habitat ideale per tenere al meglio una tartaruga d'acqua dolce è un laghetto all'aperto, realizzabile in giardino. In commercio si trovano vasche che possono essere interrate per costruire laghetti artificiali.

Cercate di sistemare la vasca in una zona dove ci siano sia sole che ombra: il primo è importante per mantenere l'acqua a una temperatura idonea, la seconda serve per non causare surriscaldamento corporeo. L'animale deve potersi esporre al sole, indispensabile per la sua sopravvivenza. Il rammollimento del carapace causato dalla carenza di esposizione al sole porterebbe la tartaruga alla morte.

Attenzione alle piante di plastica, che possono ferire l'animale. Meglio piante vere e commestibili, come la Salvinia natans o la Lemna minor, che ossigenano e depurano l'acqua rendendo l'ambiente più naturale.

E' importante che la tartaruga possa uscire dall’acqua in tutta sicurezza, le tartarughe non hanno cognizione del vuoto, per tale ragione il laghetto deve essere ben recintato per evitare che si trovi in pericolo . Le tartarughe adulte si adattano bene al nostro clima ma per le temperature invernali più rigide , è opportuno dotarsi di un termoriscaldatore, indispensabile per le piccole emidi, che tenga la temperatura del laghetto a livelli accettabili (minimo 20°C)

Per chi non ha a disposizione un giardino, la soluzione migliore consiste nell'utilizzare un acquario di vetro o plexiglas materiale facilmente lavabile e disinfettatile. La lunghezza, l’altezza e la larghezza dell’acquario dovrà essere calcolata in base alle dimensioni che l'animale raggiungerà da adulto . La profondità dell’acqua per le piccole midi non deve superare i 5 cm, mentre per le più grandi deve essere misurata adeguatamente  per garantire il loro benessere e evitarne la fuga. Come fondo dell'acquario meglio non aggiungere nulla, facilitando così il mantenimento della pulizia della vasca, oppure scegliere ciottoli di dimensioni abbastanza grandi da non essere ingeriti.

L'acquario dovrà essere allestito prevedendo una zona asciutta e facilmente raggiungibile dalla tartaruga, che potrà essere costituita da materiale non tagliente  come un pezzo di legno, sughero o da rocce di forma tondeggiante.

E’ da evitare, inoltre, il sovraffollamento, perché le tartarughe sono animali  aggressivi e possono arrivare a ferirsi gravemente fra loro.

La temperatura ideale dell'acqua è di 24-26°C di giorno, con una riduzione di circa 5°C di notte. Questo si ottiene con termoriscaldatori adeguati e facilmente reperibili. Di vitale importanza per la salute della tartaruga è l'esposizione al sole. Durante le giornate calde e soleggiate, è un'ottima pratica permettere alle tartarughe di esporsi alla luce solare diretta, fornendo sempre la possibilità di ripararsi all'ombra.

In natura la tartaruga aumenta il metabolismo basale ed attiva gli enzimi digestivi attraverso il rialzo della temperatura ambientale. 

Se non è possibile esporla alla luce solare diretta si possono utilizzare lampade specifiche per i rettili che emettano lo spettro completo di radiazioni, compresi i raggi ultravioletti.

Per evitare problemi di salute alla nostra tartaruga, è molto importante tenere pulito il suo ambiente.  Nell’acquaterrario è necessario installare un potente filtro, possibilmente esterno così da risparmiare spazio nella vasca. Per eliminare gli odori sgradevoli e l'imputridimento dell'acqua è bene effettuare cambi regolari d'acqua ogni 10-15 giorni, a seconda di quanto si sporca. 

Le testuggini d'acqua hanno una dieta prevalentemente carnivora fino al compimento del 2° anno di età, mentre durante la vita adulta la dieta diventa decisamente onnivora. Alcune specie restano più carnivore di altre, quindi informatevi sempre sulla specie a cui appartiene il vostro animale.

Grave errore, purtroppo comune, è quello di nutrire l'animale esclusivamente con gamberetti o pesciolini essiccati. Si tratta di una dieta completamente sbilanciata, priva di calcio e vitamine indispensabili. Un’alimentazione tale porta inevitabilmente allo sviluppo di gravi carenze vitaminiche che, se non corrette in tempo, ne causano la morte. In cattività è essenziale fornire alla tartaruga tutti gli elementi di cui ha bisogno, nutrendola con un'alimentazione variata, bilanciata, e adeguata nelle quantità, simile a quella che avrebbe in natura:

cibi secchi in pellet già bilanciati, carne (pollo, manzo, suino…) meglio se leggermente cotta, per eliminare o diminuire un’eventuale carica batterica da Salmonella che potrebbe veicolare, con aggiunta di osso di seppia grattugiato per bilanciare lo squilibrio Calcio:Fosforo che la caratterizza, pesce crudo, meglio se d'acqua dolce (alborelle, trote…), verdure a foglia (cicoria, dieta, tarassaco, radicchio), gamberi, seppie, calamari freschi o surgelati.


Le diete ricche di carne sono sbilanciate  perché la carne è ricca di fosfati e povera di calcio. Questo può causare gravi problemi alle tartarughe, che necessitano di notevoli quantità di calcio per un'ossatura forte e lo sviluppo del carapace.

In natura la maggior parte delle tartarughe palustri si nutre di chiocciole e crostacei, che hanno un guscio o un esoscheletro ricco di calcio. In cattività questa risorsa è raramente disponibile e quindi diventa essenziale il ricorso ad integratori di calcio. Le tavolette di calcio possono essere polverizzate e mischiate alla carne e ai cibi somministrati. 

Non somministrate troppo cibo. Una tartaruga piccola va nutrita 1 volta al giorno, una  adulta a giorni alterni.

L'alimentazione non deve essere esagerata. Le tartarughe appaiono sempre affamate ma questo non deve ingannare il proprietario. In natura, tale appetito e' giustificato dalla scarsità di cibo, situazione che non si realizza in cattività. 

Spesso le tartarughe rifiutano di assumere vegetali, importanti nella dieta degli esemplari adulti (le piccole emidi sono prevalentemente carnivore). Un trucco per indurle a mangiare vegetali consiste nel mescolare una quota di vegetali a pezzetti con un alimento particolarmente gradito, ad esempio carne macinata. Progressivamente si aumenta la quota di verdure e si riduce quella dell’alimento gradito, in modo da indurre l’animale ad accettare le verdure.